giovedì 29 settembre 2011

Altheo "vinile": Dire Straits. Love Over Gold (1982).

Altheo "vinile": I 100 Lp che hanno fatto la storia della musica.
1982. Dire Straits: Love Over Gold




Nel 1982 avevo 21 anni, il mio Maggiolone era sempre in riserva e avevo in tasca la "lettera" della mia prossima partenza per il militare.
Arriva all'improvviso un virus chiamato Hiv e l'urlo di Tardelli dell'Italia mondiale fà il giro del mondo.
La mia città la chiamano "da bere", ci lasciano Moschino e Coveri e i miei primi esami di architettura sono uno schifo.
In quel periodo i Dire Straits sono tra i miei gruppi preferiti, lo ammetto, perchè alla fine uno deve fare le sue scelte, tirare le somme e stabilire anche le priorità musicali. 
Il panorama della buona musica, è troppo vasto per poter dare la giusta importanza ad ogni gruppo che ha contribuito alla Storia. Questo Love Over Gold è però entrato a far parte della mia collezione con delicatezza e modestia, riuscendo a farsi apprezzare in maniera incredibile.




La pubblicazione di Love Over Gold (settembre 1982) viene salutata con grande entusiasmo: l'album contiene cinque lunghi brani arricchiti da ricercati passaggi strumentali e strutture approntate per dare largo risalto al talento chitarristico di Knopfler: accusato di essere leggermente prolisso (come dimostra "Telegraph Road"), l'album diventa disco d'oro negli Stati Uniti e rimane quattro settimane consecutive al vertice delle classifiche britanniche, spinto al successo dal singolo atipico e dall'incedere rarefatto intitolato "Private Investigations". Anche il batterista Pick Withers abbandona e viene rimpiazzato dall'ex batterista dei Man e dei Rockpile Terry Williams. Alla formazione si aggiunge anche il tastierista Tommy Mandel. 
Accordi senza troppe elaborazioni e una musicalità che ti innalza l'anima senza bisogno di ritmi forsennati. La lentezza qui non è sinonimo di tristezza quanto piuttosto di uno stato spensierato delle cose.
Un grande Lp, arrivato appena in tempo...


Altheo




Altheo "vinile". Deep Purple. Made in Japan 1972

mercoledì 28 settembre 2011

Altheo "Mostre": Photographe. Henry Cartier Bresson.

Verona:
Photographe. Henry Cartier Bresson.




Fino al 9 ottobre il Centro Internazionale Scavi Scaligeri ospita la mostra di Henry Cartier-BressonPhotographe”. Dagli anni 30 Henri Cartier Bresson non ha mai smesso di esplorare con lucidità i grandi movimenti artistici, politici e sociali. La mostra delinea il ritratto di un artista che ha sempre scelto l’anonimato nell’azione per meglio cogliere l’istante.

L’esposizione è organizzata dal Comune di Verona - assessorato alla Cultura, in collaborazione con Magnum Photo e la Fondation Henri Cartier-Bresson, che lo stesso fotografo aveva istituito un anno prima della sua morte avvenuta nel 2004, pochi giorni prima di compire 96 anni, insieme alla moglie Martine Franck, famosa fotografa, e alla figlia Mélanie.

In esposizione 133 immagini selezionate dal ricco archivio. La mostra è aperta tutti i giorni con orario continuato dalle ore 10.00 alle 19.00 (chiuso il lunedì).


martedì 27 settembre 2011

Altheo " Design del XX secolo": Gae Aulenti.

Altheo " Design del XX secolo": Gae Aulenti.






Gae Aulenti , studiò architettura al Politecnico di Milano laureandosi nel 1954.
Da allora ha sempre lavorato nel suo studio di Milano, progettando mobili e interni per Knoll International, Olivetti e altre aziende. ha anche progettato luci per Stilnovo e Artemide.
nel 1980 gae Aulenti ha creato gli interni del Musèe d'Orsay e ha lavorato a un progetto per il Musèe d'Art moderne del Centre Georges Pompidou a Parigi.
Ritenendo che lo spazio debba essere definito dalla disposizione degli arredi più che dagli oggetti, i design di Gae Aulenti possiedono originalità e al contempo un tocco di quieta eleganza.




Il linguaggio dei suoi design di oggetti e d'interni è essenzialmente moderno; Gae Aulenti rifiuta invece lo sterile formalismo geometrico a favore di una forma umatizzata di Modernismo.
Per i milanesi Gae Aulenti è la "donna dell'ago e del filo" di Piazza Cadorna, progetto prima discusso e poi apprezzato.
E' fra le poche design donne della sua generazione ad aver raggiunto fama internazionale.







Altheo "Design del XX secolo": Cini Mariani Boeri
Altheo "Design del XX secolo": Carlo Mollino.
Altheo "Design del XX secolo": Sergio Asti.
Altheo "Design del XX secolo": Angelo Mangiarotti.
Altheo "Design del XX secolo": Stefano Giovannoni.
Altheo "Design del XX secolo": Alessandro Mendini.
Altheo "Design del XX secolo": Bruno Munari.
Altheo "Design del XX secolo": Paul Theodore Frankl

Altheo "Fotografia del XX secolo": Franco Fontana.

Franco Fontana.





Franco Fontana si dedica a tempo pieno alla fotografia a partire dal 1961. Nel 1964 pubblica le prime opere sulla rivista "Popular Photography" e nel 1970 il suo primo libro, intitolata Modena, una città.
Il soggetto a cui dedica maggior attenzione negli anni '70 è il paesaggio che riduce a strutture essenziali e astratte.
la linea orizzontale è l'elemento ricorrente che sotto forma dell'orizzonte, dei confini di un campo, di una strada o della spiaggia, divide la superficie della  fotografia.

Il rigore e la sobrietà della composizione sono compensati dalla presenza di colori intensi e brillanti, un principio al quale si attiene anche quando sceglie soggetti diversi.
Fontana è diventato famoso, oltre che come fotografo, anche come organizzatore del San Marino International Photomeeting.






lunedì 26 settembre 2011

Altheo "pensieri e parole": Secondo capitolo. Senza vergogna.

Altheo "pensieri e parole": secondo capitolo. Senza vergogna.





Se i miei soldati cominciassero a pensare, nessuno rimarrebbe nelle mie fila.

Federico II, re di Prussia


La pratica della pace e della riconciliazione è una delle azioni umane più vitali e ricreative.

Thich Nhat Hanh


Non ho forse ragione di dolermi di ciò che l'uomo ha fatto dell'uomo?

William Wordsworth


C'è chi muore per noi.
E' cosa di tutti i giorni 
e accade anche a me stesso per qualcuno.

Eugenio Montale


Vengo a te con mani vuote.
Non porto armi,
ma se sarò costretto a difendere me stesso,
il mio onore o i miei principi,
fosse questione di vita o di morte,
giusta o sbagliata che sia,
allora ecco le mie armi... le mani nude.

Gichin Funakoshi


Credo che la giustizia ferita,
che oggi giace accasciata nelle strade insanguinate dei nostri paesi,
possa essere sollevata dalla polvere della vergogna
e posta a regnare suprema tra i figli degli uomini

Martin Luther King


Non vorrei mai morire per le mie idee,
perchè potrebbero essere sbegliate.

Bertrand Russell


La guerra esisterà fino al lontano giorno in cui
l'obiettore di coscienza godrà della stessa reputazione
di cui gode oggi il guerriero.

John F. Kennedy


La libertà è
per il corpo collettivo ciò che
la salute è
per ogni corpo individuale.
Senza salute,
l'uomo non può godere di nessun piacere;
senza libertà,
la società non può godere di alcuna felicità.

Thomas Jefferson




Altheo


Altheo "pensieri e parole": Introduzione e prefazione.
Altheo "pensieri e parole": Primo capitolo. Mai più.
Altheo "pensieri e parole": Terzo capitolo e Condlusioni

giovedì 22 settembre 2011

Altheo "curiosità": Bob Dylan Art.

Bob Dylan Art.




Qualcuno si ricorda di un tale dal nome Bob Dylan?
Qualcuno si stupirebbe se sapesse che l'uomo che "bussa le porte del Paradiso" dipinge quadri dall'immediato rimando al maestro  Vincent Van Gogh?.
Chi si è stupito corra a visitare il sito www.bobdylanart.com ; dove troverà le più importanti informazioni su questa eclettica figura contemporanea, sulla sua arte, sul dove e quando poter apprezzare i suoi splendidi lavori.



mercoledì 21 settembre 2011

Altheo " Design del XX secolo": Alessandro Mendini.

Alessandro Mendini.




Alessandro Mendini studiò architettura al Politecnico di Milano laurendosi nel 1959.
Socio dello studio di disegno industriale Nizzoli Associati fino al 1970, lavorò a un progetto di alloggi sperimentali per l'Italsider di Taranto.
Dal 1970 al 1976 fu redattore capo di Casabella, dopodichè fondò la rivista Modo che diresse fino al 1981.
Nel 1973 partecipò alla fondazione di Global Tools, una scuola di contro-architettura e design, e alla fine degli anni '70 collaborò intensamente col gruppo di Studio Alchimia, diventandone il principale esponente.
Nel 1978 Mendini produsse i suoi primi oggetti di "redesign": la sedia Universale di Joe Colombo con finiture in falso marmo, la sedia Wassily di Marcel Breuer con aggiunta di motivi e la sedia Superleggera di Gio Ponti con aggiunta di insegne.
La finalità del "redesign" era di comunicare in maniera divertente l'idea che il design veramente innovativo non era più possibile rispetto a quanto era già stato fatto in precedenza, il redesign ha anche cercato di eliminare la pretenziosità del modernismo dimostrando che il significato e il valore di un oggetto di design si possono comunicare solo attraverso la decorazione applicata. Come teorico del design.





Mendini ha anche promosso l'idea di "banal design", basata sul vuoto culturale e intellettuale percepito nel design di serie della società industrializzata.
La banalità degli oggetti esistenti venne da Menedini esaltata tramite colori vivaci e decorazioni bizzarre, come la famosa sedia Proust (1978).
Direttore del design e delle comunicazioni per Alessi , nel 1983, Mendini partecipò al progetto Tea Coffe Piazza dell'azienda, Alessi commissionò a Mendini.
Mendini ha ricevuto diversi premi, tra cui un Compasso d'Oro nel 1979; designer prolifico e teorico influente, ha contribuito in misura determinante al dibattito sull'Anti-design e alla diffusione del Post-Modernismo.




Altheo "Design del XX secolo": Cini Mariani Boeri
Altheo "Design del XX secolo": Carlo Mollino.
Altheo "Design del XX secolo": Sergio Asti.
Altheo "Design del XX secolo": Angelo Mangiarotti.
Altheo "Design del XX secolo": Stefano Giovannoni.
Altheo "Design del XX secolo": Gae Aulenti.
Altheo "Design del XX secolo": Bruno Munari.
Altheo "Design del XX secolo": Paul Theodore Frankl
Altheo "Design del XX secolo": Eero Aarnio.
Altheo "design del XX secolo": Marcello Nizzoli.

Altheo "Portfolio": In arte Dario Ballantini.

Altheo people: Dario Ballantini.




Dario Ballantini, accanto alla carriera di attore e trasformista, che gli è valsa la notorietà, coltiva da oltre venti anni una passione per le arti figurative, che ne fa un pittore originale e talentuoso.
Questa monografia con oltre centocinquanta immagini a colori, traccia un profilo della carriera di Dario Ballantini pittore, dagli approcci, avvenuti negli anni ottanta in una Livorno ricca di suggestioni e stimoli, ad oggi.






"E il racconto va, tra grida notturne che sanno di Munch e Licini raccontate alla maniera di Ballantini, tra cieli di piombo e finestre che non descrivono vite, sguardi enigmatici che compaiono e scompaiono tra muro e muro, frammanti di arti disarticolati, scagliati da nascoste deflagrazioni al centro della tela, a completamento di un paesaggio senza idillio.

Abbozzi di vite non espresse, che vogliono, ora disperatamente ora ironicamente, affermarsi.
Niente è reale, tutto è illusione: oppure, niente è illusione, tutto e terribilmente reale".

Giancarlo Vigorelli.


Altheo "Mostre": Identità artefatte. Dario Ballantini.

martedì 20 settembre 2011

Altheo "pensieri e parole"; Primo capitolo. Mai più.

Seconda Parte
Primo Capitolo: Mai più.




Ma nessuno vuole riflettere, nessuno vuole evitare la prossima guerra,
nessuno vuole risparmiare a sè e ai propri figli il prossimo macello di milioni di individui.

Hermann Hesse


Per capire che il cielo è azzurro dappertutto
non è necessario fare il giro del mondo.

J.W. Goethe


Non cessai di marciare verso la vita, verso la pace, verso il pane per tutti.

Pablo Neruda


Molto si miete in guerra, ma il raccolto è scarsissimo.

Omero


La pace non si scrive con lettere di sangue, ma con l'intelligenza e il cuore!

Giovanni Paolo II


E' giusto avere qualche conoscenza dei costumi dei diversi popoli,
per poter meglio giudicare dei nostri e per non ritenere
che tutto ciò che non è conforme alle nostre usanze sia ridicolo e contrario alla ragione,
come sono soliti fare coloro che non hanno mai visto nulla.

Cartesio


Non c'è salvezza alcuna nella guerra.

Virgilio


E' persuasione ponderata dello scrittore di questo libro che le guerre sono combattute dalla più bella gente che c'è, o diciamo pure soltanto dalla gente, per quanto, quanto più si avvicina a dove si combatte e tanto più bella è la gente che si incontra: ma sono fatte, provocate e iniziate da
precise rivalità economiche e da maiali che sorgono a profittarne.

Ernest Hemingway


Verrà un giorno in cui i cannoni saranno messi in mostra nei musei,
come si fa oggi con gli strumenti di tortura, e la gente si chiederà come una sola simile
possa essere accaduta.

Victor Hugo


La pace governa il giorno quando la ragione governa la mente.

Wilkie Collins


Quel giorno che non avrò più lavoro...quel giorno cazzo!...si, quel giorno, sarà un grande giorno!

Anonimo (fotoreporter di guerra)






Altheo "pensieri e parole": Introduzione e prefazione.
Altheo "pensieri e parole": Secondo capitolo. Senza vergogna
Altheo "pensieri e parole": Terzo capitolo e Condlusioni

Altheo

lunedì 19 settembre 2011

Altheo "fotografia del XX secolo". Cohen Serge Moreno

Cohen Serge Moreno



A parte un periodo di sei mesi come assistente nello studio di Daniel Frasnay a Parigi, Serge Cohen impara l'arte della fotografia da auto-didatta.
Dopo aver svolto varie attività precarie e aver realizzato qualche fotografia in bianco e nero per la pagina culturale del quotidiano "Frankfurter Allgemeine Zeiutung", ha l'occasione di mettere alla prova il suo talento alle dipendenze del grande grafico e direttore artistico Willy Fleckhaus.
Nel 1982 pubblica il suo primo reportage fotografico sul "Frankfurter Allgemeine Zeiutung", del quale nel frattempo è diventato fotografo di redazione.
Cohen si dedica alla fotografia d'architettura e di paesaggio, oltre che ai reportage fotografici; diventa famoso, però, grazie agli allestimenti dei suoi ritratti che, pur rimanendo legati al soggetto, si imprimono nella coscienza: i risultati più provocatori li ottiene presentando i soggetti in ruoli che, dopo un intenso confronto coi modelli, emergono dalla sola rappresentanzazione che egli stesso ne ha tratto.

Ritratti
In alto: Marie Lafontaine 1990
In basso: Richard Avedon 1994  Miles Davis 1993




domenica 18 settembre 2011

Altheo "vinile": Deep Purple. Made in Japan

Altheo "vinile". I 100 Lp che hanno fatto la storia della musica.
1972 Deep Purple: Made in Japan




Il disco era sempre in bella vista vicino allo stereo di mio fratello maggiore e solo in futuro mi sarei reso conto che per nessun altro Long Playng live sono state scritte tante parole d'elogio.
D'altronde se in questi quasi quarant'anni dalla sua uscita se ne parla ancora un motivo ci sarà.
Made in Japan è il ritratto in movimento di una band dalle qualità tecniche eccezzionali, supportate dalle urla lancinanti di Ian Gillan e dalle supersoniche scale cromatiche di Ritchie Blackmore.
In quel periodo (1972) i Deep Purple vivono il loro maggiore splendore e dal vivo le loro esibizioni sono travolgenti: Made in Japan ne è la prova.
I sette brani che compongono il disco sono stati registrati il 15,16 e 17 agosto 1972 ad Osaka e Tokyo, in Giappone. Come possiamo dimenticare "Smoke on the water"? E' a causa di questo brano che  Blackmore avrà per sempre il "rimorso" di aver fatto "cominciare" a suonare la chitarra a milioni di ragazzini a discapito di altri strumenti.



Quest'opera immortale, concepita a un solo anno dalla scomparsa di Jim Morrison, quando  in Italia  la politica stà sbocciando in violenza pura e "oramai non ci sono più le mezze stagioni", è stata , per noi giovani di allora una "bella scossa".
In essa traspare un aria estremamente creativa, la voglia di comunicare sensazioni, phatos e profondità sonora, era e rimane il marchio dei Deep Purple dal Giappone alle scorribande dei palcoscenici di tutto il mondo.


Altheo




Video. Smoke on the water. Live
 
 
 

sabato 17 settembre 2011

Altheo " design del XX Secolo" : Stefano Giovannoni.

Stefano Giovannoni



Stefano Giovannoni studiò architettura all 'Università di Firenze, dove, dopo la laurea, tenne conferenze e si occupò di design research fino al 1990, insegnando al contempo alla Domus Accademy di Milano e all'Istituto di Design di Reggio Emilia.
Fu menbro fondatore del movimento bolidista, che sosteneva l'uso dello Streamlining nel product design.
Aprì quindi uno studio, noto come King Kong Production, e insieme a Claudio Venturini si occupò di ricerca nei campi dell'architettura e del design di prodotti domestici, interni e moda.
Dal 1989 collaborò al design della serie Girotondo per Alessi, di grande successo che sfoggiava il suo originale motivo"stick man".




Negli anni 90' Giovannoni realizzò anche diversi design di prodotti postmoderni per Alessi dalla linea umoristica e giocosa, come la ciotola Fruit Mama (1993) e il contenitore Mary Biscuit (1995). Nel 1991 progettò il padiglione italiano dell'esposizione "Les capitales Eropèennes de Nouveau Design" tenutasi al Centre Georges Pompidou di Parigi.
Giovannotti ha lavorato anche per Cappellini, Arradaesse e Tisca Firenze:
I suoi design originalissimi sono stati ampiamente esposti in Italia e all'estero.




Altheo "Design del XX secolo": Cini Mariani Boeri
Altheo "Design del XX secolo": Carlo Mollino.
Altheo "Design del XX secolo": Sergio Asti.
Altheo "Design del XX secolo": Angelo Mangiarotti.
Altheo "Design del XX secolo": Alessandro Mendini.
Altheo "Design del XX secolo": Gae Aulenti.
Altheo "Design del XX secolo": Bruno Munari.
Altheo "Design del XX secolo": Paul Theodore Frankl
Altheo "Design del XX secolo": Eero Aarnio.
Altheo "design del XX secolo": Marcello Nizzoli.

giovedì 15 settembre 2011

Altheo "pensieri e parole" : Introduzione e prefazione.

Introduzione.


Nessun esercito può resistere alla forza di un idea il cui momento è arrivato.

Victor Hugo


Il bello della guerra è che ogni capo degli assassini fa benedire le proprie bandiere e invoca solennemente Dio prima di dedicarsi a sterminare il prossimo.

Voltaire


Solo una pace fra uguali può durare.
Solo una pace il cui principio sia l'egualianza e la partecipazione comune a un bene comune.

Woodrow Wilson


Vere e durature sono le vittorie della pace, non della guerra.

Ralph Waldo Emerson


Dove fanno il deserto, lo chiamano pace.

Tacito


Di queste case non è rimasto che qualche brandello di muro
Di tanti che mi corrispondevano non è rimasto neppure tanto
Ma nel cuore nessuna croce manca
E' il mio cuore il paese più straziato

Giuseppe Ungaretti


Dobbiamo capire che il nostro obiettivo è una società in pace con se stessa, una società che possa vivere con la propria coscienza.
Quello non sarà il giorno dell'uomo bianco, non sarà il giorno dell'uomo nero;
sarà il giorno dell'uomo in quanto uomo.

Martin Luther King


La non violenza è la forza più grande di cui disponga l'umanità.
E' più potente della più potente arma di distruzione escogitata dall'uomo.

Gandhi


Sono orgoglioso di non aver mai inventato armi per uccidere.

Thomas A. Edison


Ogni qualvolta siano in conflitto i diritti umani e il diritto di proprietà, devono prevalere i diritti umani.

Abraham Lincoln


L'Italia ripiuda la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.

Costituzione della Repubblica Italiana, art.10.





Prefazione


Nel secondo dopoguerra sono stati combattuti 162 conflitti.
Si stima che al mondo ci siano 100 milioni di mine inesplose.
Ogni 20 minuti una persona è vittima dell'esplosione di una mina.
Nel 2003 per le spese in armamenti sono stati impiegati in tutto il mondo 956 miliardi di dollari.
Nei conflitti di oggi più del 90% delle vittime sono civili.
Un terzo delle vittime sono bambini al di sotto dei 14 anni.


Altheo "pensieri e parole": Primo capitolo. Mai più.
Altheo "pensieri e parole": Secondo capitolo. Senza vergogna
Altheo "pensieri e parole": Terzo capitolo e Condlusioni


Altheo

martedì 13 settembre 2011

Altheo "fotografia del XX secolo". Elsken Ed van der

Elsken Ed van der





L'olandese Ed van der Elsken ccompie i suoi primi studi d'arte nella sua città natale, Amsterdam, per poi trasferirsi a Parigi dove lavora come fotografo free lance. Qui svolge l'attività di corrispondente per un quotidiano olandese. E nel corso di un giro del mondo che l'artista, politicamente impegnato, realizza molte delle sue fotografie e documentari di critica sociale.
All'inizio usa solo il bianco e nero, poi anche la pellicola a colori.. per la serie dedicata al jazz e realizzata negli anni 1955-1961 rinuncia al flash perchè gli pare importante catturare l'atmosfera e le emozioni del momento con la luce naturale.
Nel 1963 pubblica, tra gli altri, la raccolta Dolce vita e parecchi libri di fotografia su Amsterdam, sul Giappone e la Cina.




Elsken illustra con estrema sinteticità il dramma dell'ingiustizia sociale con il volto affaticato e afflitto di una bambina cinese o con scene dell'aparthied sudafricana.
L'olandese Ed van der Elsken ccompie i suoi primi studi d'arte nella sua città natale, Amsterdam, per poi trasferirsi a Parigi dove lavora come fotografo free lance. Qui svolge l'attività di corrispondente per un quotidiano olandese. E nel corso di un giro del mondo che l'artista, politicamente impegnato, realizza molte delle sue fotografie e documentari di critica sociale.
All'inizio usa solo il bianco e nero, poi anche la pellicola a colori.. per la serie dedicata al jazz e realizzata negli anni 1955-1961 rinuncia al flash perchè gli pare importante catturare l'atmosfera e le emozioni del momento con la luce naturale.
Nel 1963 pubblica, tra gli altri, la raccolta Dolce vita e parecchi libri di fotografia su Amsterdam, sul Giappone e la Cina.





Sia gli studi di genere nella sottocultura di Amsterdam, sia il breve racconto fotografico Amore sulla riva sinistra sulla vita di un senzatetto, rivelano l'interesse di Elsken per coloro che vivono ai margini della società e che nella storia ufficiale di un paese non compaiono mai.


Lo "speciale completo" di Elsken Ed van der sul N.3 di Altheo Magazine.



domenica 11 settembre 2011

Altheo " design del XX Secolo" : Angelo Mangiarotti

Angelo Mangiarotti.


Angelo Mangiarotti studiò al Politecnico di Milano fino al 1948. In seguito aprì uno studio di design nell'Ohio e diventò visiting professor all' Istitute of Design di Chicago.
Nel 1955 tornò in Italia e lavorò come consulente insieme a Bruno Morassutto fino al 1960, producendo scaffali a unità sovrapponibili, tavoli, un distibutore automatico di gomme da masticare (1958) e il noto orologio Section (1960).



Nel 1960 Mangiarotti diventò membro dell'ADI (Associazione per il Disegno Industriale) e da allora in poi lavorò indipendentemente come architetto, industrial designer e urbanista, sperimentando le costruzioni prefabbricate e il cemento armato dell'International Style.
I suoi design, funzionali e al tempo stesso scultore, come la sedia IN (1969) a blocco unico autosfoderabile in poliuterano per Zanotta e i vasi di vetro e le ciotole in marmo (1969-1970 per Knoll, presentano raffinate rifiniture e un trattamento magistrale dei materiali.



Mangiarotti ha anche collaborato con il designer giapponese Matomi Kawakami e ha insegnato in vari istituti, tra cui la University of Hawai nel 1970 e la Facoltà di architettura delle Università di Palermo e Firenze dal 1982 al 1984.

Altheo "Design del XX secolo": Cini Mariani Boeri
Altheo "Design del XX secolo": Carlo Mollino.
Altheo "Design del XX secolo": Sergio Asti.
Altheo "Design del XX secolo": Stefano Giovannoni.
Altheo "Design del XX secolo": Alessandro Mendini.
Altheo "Design del XX secolo": Gae Aulenti.
Altheo "Design del XX secolo": Bruno Munari.
Altheo "Design del XX secolo": Paul Theodore Frankl
Altheo "Design del XX secolo": Eero Aarnio.
Altheo "design del XX secolo": Marcello Nizzoli.

domenica 4 settembre 2011

Altheo "Fotografia del XX secolo": Margaret Bourke-White.

Margaret Bourke-White.






L'opera di Margaret Bourke-White è ormai fondamentale per il fotoreportage americano socialmente impegnato. la fotografia americana, che dal 1928 si interessa in particolare di industriale, ottiene il suo primo incarico di rilievo nel 1930 dalla rivista Fortune: si reca allora in Russia, dove è il primo reporter straniero ad avere il permesso di fotografare gli impianti industriali del paese.
Nel 1936 è uno dei fondatori di Life e la sua fotografia della diga di Fort Peck, allora la più grande elettrica del mondo, è la prima copertina della rivista. Continua l'attività di inviato anche durante la seconda guerra mondiale.
Dopo la vittoria degli alleati, fanno scalpore le sue sconvolgenti fotografie scattate nei campi di concentramento dopo la Liberazione.












Nel 1946 è in India, dove documenta, per conto di Life, la lotta di liberazione degli indiani. Nel ritratto di Mahatma Gandhi, sottolinea il significato dell'arcolaio, simbolo dell'indipendenza indiana, collocandolo in primo piano e facendone l'elemento dominante.
Alla fine del 1949 Margaret Bourke-White trascorre alcuni mesi in Sudafrica sempre per conto di Life: in ina miniera d'oro, nei pressi di Johannesburg, con un caldo infuocato a 1500 metri di profondità, scatta la fotografia Minatori, Johannesburg. Con due minatori di colore, inondati di sudore, un opera che la stessa Margaret considerava tra le sue preferite.