Eerio Aarnio studiò all'istituto di Arti Industriali di Helsinki, laureandosi nel 1957.
Nel 1962 aprì uno studio di design lavorando come fotografo e designer grafico ma sopratutto come designer d'interni e designer industriale.
Aarino cominciò la sua attività progettando mobili in materiali naturali e utilizzando tecniche artigianali, come nel suo sgabello in vimini Jattujakkare.
Durante gli anni '60 le sue sperimentazioni col fibreglass produssero la sua più famosa serie di design, che comprende la sedia Ball o Globe (1963-1965) e la sedia Pastile (1967-1968), per la quale nel 1968 vinse il premio dell'Associazione per il Disegno Industriale (ADI). Le soluzioni audacemente iconoclastiche proprie di queste "sedie", fra cui bisogna includere anche la sedia in perspex Bubble (1968), colsero lo spirito tipico degli anni '60, caratterizzato da forme visualmente stimolanti ispirate all'era spaziale.
Tuttavia, Aarnio non si fece sedurre dalla concezione effimere, usa e getta, propria della cultura Pop. I suoi design conservano un tratto internazionale mentre esaltano anche l'individualità e il tradizionale assillo scandinavo per la qualità e la durata.
Lo sguardo di Aarnio è ottimisticamente proteso verso un tempo in cui "l'approccio individualistico del passato e la fabbrica di robot del futuro si stringono la mano"Altheo "Design del XX secolo": Cini Mariani Boeri
Altheo "Design del XX secolo": Carlo Mollino.
Altheo "Design del XX secolo": Sergio Asti.
Altheo "Design del XX secolo": Angelo Mangiarotti.
Altheo "Design del XX secolo": Stefano Giovannoni.
Altheo "Design del XX secolo": Alessandro Mendini.
Altheo "Design del XX secolo": Gae Aulenti.
Altheo "Design del XX secolo": Bruno Munari
Altheo "Design del XX secolo": Paul Theodore Frankl
Altheo "design del XX secolo": Marcello Nizzoli.