Altheo "Storie di Moda": John Galliano.
Negli ultimi anni, il mondo della moda ha visto affermarsi numerosi stilisti inglesi, e John Galliano è, tra questi, uno dei nomi che hanno maggiormente entusiasmato il pubblico delle sfilate milanesi e parigine.
Diversamente da Vivienne Westwood, altra protagonista inglese di questi anni, il cui lavoro trae spunto dalla sub cultura giovanile, Galliano ha lavorato all'altro capo dello spettro, alla creazione di capi altamente soffisticati in fatto di materiali, taglio e confezione.
Le sue creazioni sono strutturalmente complesse e prendono vita solamente sui corpi di modelle.
Come la Westwood, tuttavia, anche Galliano si caratterizza per l'abilità con cui mescola influenze provenienti dalle fonti più diverse in un prodotto inconfondibilmente suo e al pari della stilista londinese ha definito lo stile di un momento in cui era possibile guardare in ogni direzione in cerca d'ispirazione.
Galliano è nato in Gibilterra, ma deve la sua formazione di stilista agli anni passati alla Central Saint Martins di Londra, che fin dagli anni sessanta ha la fame di sfornare gli stilisti più audaci e sperimentali.
Fu proprio con la collezione disegnata per il suo saggio di laurea, chiamata Les Incroyables, che Galliano ottenne i primi titoli sui giornali.
Diversamente da quelli di altri studenti, i suoi abiti avevano già tutte le qualità per entrare nel mercato, e infatti furono subito acquistati e distribuiti dalla boutique Browns.
Fu un immediato successo commerciale, che diede a Galliano il sostegno finanziario con cui avviare la propria fashion house.
Siamo a metà degli anni ottanta, e lo stilista ha appena ventiquattro anni.
Negli anni successivi, il lavoro di Galliano si sviluppa e assume un gusto che mescola riferimenti alla storia a un design manifestamente contemporaneo.
Il suo lavoro si basa su una continua ricerca, per la quale Galliano fa spesso uso di biblioteche e musei, dove può scoprire dettagli di stili del passato da adattare alle proprie creazioni; già la sua prima collezione era chiaramente influenzata dagli abiti francesi dell'Ottocento, uno stile che in quegli anni aveva trovato in Inghilterra altri ammiratori, rendendosi visibile per esempio nei film di Peter Greenaway.
Come ha spiegato un critico di moda, "Dalle Highlands scozzesi alle steppe della Russia, dagli eventi vestiti da sera anni trenta ai kilt, ad abiti da ballo in tulle, marsine, smoking, silhouettes a clessidra e completi da gangster degli anni Quaranta, Galliano saccheggia la storia per le sue idee".
La sensibilità dello stilista è tale che Galliano riesce a fare tutto questo pur creando prodotti che sono continuamente copiati dalla moda dei grandi magazzini.
Per quanto Galliano sia una costante fonte d'ispirazione per i creatori di abbigliamento di massa, ciò non significa che non sia uno stilista d'avanguardia.
Ogni sua collezione è una sorpresa: la giacca napoleonica in neoprene, o i pezzi ispirati delle drag queen, i travestiti più kitsch, come mutandine di satin e reggiseni di piume, il tutto a creare un look completamente nuovo.
Elementi peculiari del design di Galliano sono l'uso del taglio di traverso per i vestiti e di materiali sexy come il velluto.
A metà degli anni novanta lo stilista ha lasciato Londra per Parigi, dovè stato nominato direttore del design per la Givenchy, ma ha abbandonato l'incarico appena dopo un anno per passare a Dior.
Tuttavia, nonostante rimanga a Parigi, Galliano continua a essere acclamato come uno dei grandi stilisti inglesi.
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