Fotografo.
Quando venne messo sotto contratto da Condè Nast per costruire le immagini di Vogue e Vanity Fair, nel 1923, Edward Steichen (1879-1973) era il fotografo più pagato del mondo. E, forse, il più famoso. A fine '800 si era affermato come grande pittorialista, e negli anni successivi aveva promosso la svolta modernista della fotografia americana.
Nei suoi 15 anni alla Condè Nast realizzò una monumentale serie di ritratti, usando le più sottili alchimie che i riflettori da studio, allora una novità, consentivano.
Ma soprattutto creò dal nulla uno stile soffisticato per raccontare ai lettori le novità della moda.
L'elenco dei suoi ritratti stupisce per varietà: fotografò Walt Disney e Gary Cooper, Greta Garbo e Shirley Temple, Matisse e Rouault, Pirandello e Colette.
Le splendide stampe originali in mostra alla galleria Sozzani raccontano questo periodo.
Steichen ebbe molte vite. Chiuso il contratto con la casa editrice, si ritirò a coltivare le rose nel sud della Francia.
Il governo americano lo chiamò all'ingresso della guerra per cordinare la documentazione del conflitto; poi, ormai anziano, diresse il dipartimento di fotografia del Moma, dal 1947 al 1962.