Prima parte: Franz Borghese raccontato da Pino Purificato.
Un po' scontroso all'apparenza, in realtà Franz Borghese sapeva essere un ottimo amico: lucido e arguto, mai troppo indulgente, ma anche affettuoso e riconoscente degli altrui meriti.
Quella sua espressione un po' ironica, un po' melanconica, capace di esprimere tutto il suo sentire nei confronti del mondo esterno, sicuramente aleggia ancora nel suo studio dove, ospitati, facevamo nottata, mentre al cavalletto nascevano i suoi bizzarri personaggi.
Dipingeva per ore e ore, avvolto nel fumo della sigaretta e dal flusso di pensieri e parole che di tanto in tanto interrompeva bruscamente come per meglio esprimere un concetto, o annotarlo nella memoria.
Allora si voltava verso di noi e, ridacchiando, si compiaceva di qualche intuizione o di qualche buona trovata con cui rimettere in piedi il mondo finito per aria.
Intanto continuava a dare forma al suo universo, attraverso la miriade di personaggi-marionette che popolano la sua pittura.
Dotato di un pubblico così vasto di ammiratori, anche per la compiacente ironia con cui egli li interpreta: mai troppo censorio o intransigente perchè, come spesso amava ripetere, il primo grande peccato è quello di non aver peccati!
Abile giocatore di scacchi, affrontava la vita con intelligenza e razionalità, senza troppo concedere all'emotività o all'ingenuità.
Sul piano intellettuale, rimase sempre indipendente, nonostante il continuo cambiare dei tempi e dei "giochi", nella società come nel mondo dell'arte.
Pino Purificato.
Franz Borghese nasce a Roma il 21 gennaio 1941.Compie i suoi studi presso l'Accademia di Belle Arti e Liceo Artistico di Roma, con Domenico Purificato, Giuseppe Capogrossi, U. Maganzini e Giulio Turcato.
Nel 1964 fonda la rivista d'arte e cultura "Il ferro di cavallo".
Dalla metà degli anni Sessanta è lucido e ironico narratore delle consuetudini e delle alienazioni della borghesia cittadina, che fissa in stereotipi grotteschi, apparentemente aderenti all'Espressionismo ideologico dei tedeschi George Grosz e Otto Dix, ma in realtà immersi in una vivace e ambigua vena fantastico-favolistica.
Le sue prime personali: nel 1968 alla Galleria "N.F.1" di Roma; nel 1969 ed il 1971 alla Galleria "Il Calibro" a Roma; nel 1970 alla Galleria "Il Rombo a Catanzaro; nel 1980 espone alla "Citybank di Torino; nel 1981 alla Galleria "Il Cannocchiale" di Milano.
Nel 1983 personali alla galleria Forni di Bologna e alla Soufer Gallery di New York; nel 1989 Personale con la Selfart di Roma al Biaf di Barcellona e Personale al Gianicolo di Perugia.
Nel 1991 Personali alla galleria Bastien-Art di Bruxelles e alla galleria Gioacchini di Ancona.Si susseguono numerose personali in Italia e all' estero, nel 2005 espone con una Personale a Vilnius in Lituania, gli viene dedicata una mostra Antologica al Palazzo Venezia di Roma; il 16 dicembre del 2005 muore improvvisamente a Roma.
Nella seconda parte: Associazione "Studio Franz Borghese" raccontato da Giancarlo Sorrentino.