giovedì 1 marzo 2012

Altheo "Tribute": Lucio Dalla.

Addio Lucio.





Lucio Dalla è morto.
Il cantante bolognese è stato colpito da attacco cardiaco a Montreaux, in Svizzera, dove si trovava per alcuni concerti. Avrebbe compiuto 69 anni il 4 marzo. Nel giorno della sua scomparsa, le note delle canzoni più famose riecheggiano dalla casa bolognese del cantautore, nella centralissima via D'Azeglio.
Le persiane del grande appartamento sono chiuse, ma dalle finestre del palazzo escono le note di alcuni dei suoi successi più famosi, come Caruso e Canzone. Il portone comincia a riempirsi di fiori.
Il malore è arrivato all'improvviso. Nessuna avvisaglia, «stava bene. Lui e Mondella si sono sentiti ieri sera dopo il concerto di Montreaux: era contento di come era andato il concerto. Stamattina si è svegliato, ha fatto colazione, un paio di telefonate», poi il malore.
Così, dalla Midas Promotion, società di comunicazione nel mondo della musica e dello spettacolo fondata da Michele Mondella, la sua assistente ricorda, al telefono, le ultime ore di Lucio Dalla.
In via D'Azeglio, sotto casa di Dalla, la gente si ferma per ricordare il cantante. E alle vetrine dei negozi è comparso un cartello con la scritta «I residenti e commercianti di via d'Azeglio piangono la scomparsa dell'amico Lucio». L'idea è partita da Pierluigi Sforza dell'Ascom e titolare del monomarca Swatch: «Lucio entrava nei nostri negozi come si va da un amico».
Sforza, come il titolare dell'abbigliamento «Donati» e il parrucchiere «Vittorio» lo accoglievano spesso. «Non so ancora se il giorno del funerale chiuderemo le serrande - aggiunge Sforza - stiamo pensando anche a chiudere, ma è ancora presto.




Di sicuro, andremo al funerale come si va a un funerale di un amico».
Parlano di lui come di un amico anche il titolare di Donati e il parrucchiere Vittorio: «Era una persona sempre generosa, mai sfuggente» dice il primo. «Eravamo amici da una vita, sono rimasto di sale», aggiunge Vittorio.
La notizia, circolata inizialmente in rete, ha lasciato sgomenta la sua Bologna. «L'ho sentito ieri sera, è vivissimo»: non ci può credere Roberto Serra, amico storico di Dalla e fotoreporter di professione, non voleva credere alle notizie che arrivano da Montreux. «Non è possibile, ripete Serra, mi ha telefonato ieri sera, stava benissimo, ed era felice, tranquillo, divertito e in pace con se stesso.
Era contento per un'intervista che gli avevano fatto e per il tour europeo che aveva appena cominciato. Diceva che era emozionante ritrovare i luoghi di un analogo tour di trent'anni fa e di trovare, pur nella diversità delle situazioni, la stessa positiva risposta di pubblico di allora.
Era a Zurigo, Stava andando a Montreux, era felice». È stato il suo ultimo viaggio.






Video: Lucio Dalla, Pavarotti: Caruso.