sabato 18 febbraio 2012

Altheo "Aperitivo in concerto": Bill Carrothers Trio.

Altheo "Aperitivo in concerto": Bill Carrothers Trio.









Domenica 26 Febbraio 2012, ore 11.00 un grande trio per il leggendario trombettista Clifford Brown.
Bill Carrothers Trio.




Domenica 26 febbraio 2012, alle ore 11.00, presso il Teatro Manzoni di Milano, “Aperitivo in Concerto” presenta uno fra i più sofisticati e acclamati pianisti sulla scena internazionale del jazz contemporaneo: Bill Carrothers.
Come ha scritto il New York Times, Bill Carrothers è uno di quei musicisti per i quali si può spendere l'aggettivo "fenomenale" senza paura di trovarsi contestati.
Per i colori più profondi del suo jazz, per le collaborazioni, per l'inesauribile inventiva, per la capacità di evocare tutta la storia del jazz in un assolo, Carrothers, classe 1964, si difende gioiosamente dalle grandi metropoli americane continuando a mantenere la propria residenza nel suo adorato Minnesota.
E' da lì che, visita dopo visita, ha saputo sedurre la difficile New York, così come Parigi e, progressivamente, tutta l'Europa.
Carrothers, nella natia Minneapolis, è già un enfant prodige a quindici anni e da lì parte una folgorante carriera che lo porta a collaborare e registrare con i migliori: Scott Colley, Buddy DeFranco, Dave Douglas, Curtis Fuller, Eric Gravatt, Drew Gress, Tim Hagans, Billy Hart, Billy Higgins, Freddie Hubbard, Lee Konitz, James Moody, Gary Peacock, Dewey Redman, Charlie Rouse, James Spaulding, Bill Stewart, Ben Street, Ira Sullivan, Toots Thielemans e Benny Wallace tra gli altri.




I suoi dischi come leader sono di una freschezza disarmante e la direzione è salda: Carrothers punta al segreto del grande jazz, al luogo dell'anima dove solo i più dotati riescono ad arrivare.
E puntualmente vi arriva. Il suo recente ritorno al Village Vanguard ha visto New York festeggiare un nuovo grande maestro e, idealmente, un concittadino.Il pianista si presenta per la prima volta a Milano con un appassionante tributo a una leggenda del jazz, il trombettista Clifford Brown, maestro incontestato di tutti i trombettisti passati per l’hard bop.
Carrothers sarà affiancato da due strepitosi strumentisti, fra i più acclamati protagonisti della musica improvvisata di oggi: l’eccellente contrabbassista Drew Gress (a lungo collaboratore di Uri Caine e Tim Berne) e lo stupefacente batterista Bill Stewart (già a fianco, fra gli altri, di Pat Metheny, John Scofield, Lee Konitz e Michael Brecker). 

Drew Gress.



Drew Gress, nato a Trenton nel New Jersey nel 1959, divide la sua attività di leader con numerosi impegni nei gruppi di artisti quali Ralph Alessi, Tim Berne, Uri Caine, Gerald Cleaver, Ravi Coltrane, Marc Copland, Fred Hersch, John Hollenbeck, Tony Malaby e Mat Maneri, ad ulteriore testimonianza della sua centralità nel jazz odierno.
Tra i contrabbassisti più attivi e richiesti del jazz contemporaneo, Gress si è rivelato leader e compositore di rara abilità, guidando due formazioni differenti, prima il quartetto Jagged Sky, che debuttò nel 1998, poi il successivo quintetto 7 Black Butterflies.
La sua musica rivela una scrittura personale ed affascinante, che combina passato ed attualità del jazz, che conosce ed utilizza al meglio i solisti coinvolti, in una proposta palpitante, di presa immediata.Il risultato della musicicalità di Gress viene anche dalla straordinaria sintesi delle personalità, anche loro tutti leader e compositori, con i quali Gress è legato da tempo in una lunga serie di collaborazioni.

Bill Stewart



Bill Stewart, batterista e pianista, si è imposto sulla scena internazionale nei 5 anni trascorsi con la band di John Scofield tra il ‘90’ e il ’95.
Autodidatta alla batteria, ha frequentato la University Of Northern Iowa e il Wayne College, dove ha studiato con Dave Samuels, Rufus Reid e Harold Mabern, e ha incontrato per la prima volta Joe Lovano.
Nel periodo trascorso al college effettua le sue prime registrazioni, dapprima con il sassofonista Scott Kreitzer e in seguito incidendo due album col pianista Armen Donelian.
Trasferitosi dopo gli studi a Brooklyn nel 1988, ha iniziato ad affermarsi sulla scena di New York, suonando in numerose jam sessions e iniziando ben presto a suonare con il Larry Goldings trio, completato da Peter Bernstein.
A una jam session cui prende parte al club Augie’s viene notato da Maceo Parker, che lo invita a partecipare all’incisione del suo album “Roots Revisited”. In seguito entra a far parte del gruppo di John Scofield, dove incontra nuovamente il suo compagno di college Joe Lovano, il quale successivamente suonerà anche in entrambi i due dischi di Stewart da leader: “Think Before You Think”, per la giapponese Jazz City, in cui oltre a Lovano suonano Dave Holland al basso e Marc Copland al piano, e “Snide Remarks”, con Bill Carrothers al piano, Eddie Henderson alla tromba  e Larry Grenadier al basso.
I brani di Stewart mettono in luce una sofisticata tecnica compositiva, definita da Lovano come quella di un “suonatore di melodie all’interno del concetto di ritmo”.